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ROMEO E GIULIETTA

IL TESTO

Affrontare a quattro mani un testo come Romeo e Giulietta di William Shakespeare non è stata certamente un’impresa facile per l’impegno e il continuo lavoro di revisione che ha richiesto tutta la stesura.

Alla fine è nata questa nuova edizione del classico dramma shakespeariano, ridotto per l’occasione a dieci personaggi, interessante anche e soprattutto per l’ambientazione: la vicenda dei due famosi amanti stavolta è collocata nei primi del 1900 in una piccola piazza di Verona. Periodo in cui un noto poeta cittadino, Berto Barbarani, dava alla luce anche la sua versione di “Giulietta e Romeo”, e questa scelta temporale ci ha permesso di collocare anche i suoi versi più noti in alcuni passaggi fondamentali del testo.

Il tessuto narrativo è stato ridotto all’essenziale, ed è stato fatto un lavoro di traduzione e adattamento su ogni singola battuta per dare alla trama quell’immediatezza e ritmo incalzante che la storia necessita per tener incollato lo spettatore dall’inizio alla fine in un continuo susseguirsi di emozioni.

Davide Conati

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LA REGIA

Dopo il lavoro di stesura fatto con Davide, l’allestimento è stato costruito passo passo con gli attori, a cui ho imposto un tipo di recitazione senza enfasi, il più possibile naturale, perché volevo che “vivessero” la storia e non la “rappresentassero”.

Per rendere fluidità a tutto, l’azione si svolge in una scena unica ma su due piani diversi che idealmente rappresentano le diverse ambientazioni della vicenda, solo alcuni semplici elementi contribuiscono a definire la situazione. Lo spettacolo alla fine risulta un insieme bilanciato di testo, immagini e musiche. Il tutto reso all’essenziale, contenuto e quasi intimo, come lo stesso balcone, dipinto in un gioco di ombre e luci mai troppo abbaglianti, per dar modo alla fantasia e all’attenzione dello spettatore di concentrarsi sui personaggi, di farsi catturare dalla storia e dalla sua poesia.

Alberto Bronzato

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